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Giulia Resta

Museo Nazionale del Cinema di Torino

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, uno dei musei del cinema più importanti al mondo, celebra e racconta la settima arte

Mole Antonelliana, al cui interno si trova il Museo Nazionale del Cinema. Wikimedia Commons.


Il Museo Nazionale del Cinema di Torino è tra i più importanti al mondo nel suo genere e ha sede nella suggestiva Mole Antonelliana. La Mole Antonelliana, monumento simbolo del capoluogo piemontese, è un edificio monumentale che fu progettato dall’architetto Alessandro Antonelli che iniziò a costruirla nel 1863. La sua costruzione fu poi completata nel 1889 e nel 1961 venne inaugurato l’ascensore panoramico.


Il Museo Nazionale del cinema di Torino fu fortemente voluto dalla studiosa e storica del cinema Maria Adriana Prolo, di origine piemontese, che nel 1941 ebbe l’idea di costruire un museo interamente dedicato al cinema e iniziò a raccogliere i primi materiali storici e la prima documentazione dando così inizio alla sua collezione. Nel 1958 il museo apre al pubblico nella sede di Palazzo Chiablese. Alla morte di Prolo nel 1992 nasce la Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema con il sostegno della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Provincia di Torino, della Cassa di Risparmio di Torino e dell’Associazione del Museo Nazionale del Cinema.

Nel 2000 viene inaugurata la nuova sede del Museo Nazionale del Cinema: la Mole Antonelliana.


Interno del Museo Nazionale del Cinema (foto G. Resta).


L’esposizione conservata all’interno del museo è considerata tra le più importanti ed emozionanti al mondo per la ricchezza del patrimonio e delle attività proposte; in una cornice di scenografie incantevoli, il museo conserva un ricco patrimonio che segue tre principali filoni tematici: l’archeologia del cinema, la fotografia storica e la storia del cinema.


L’itinerario di visita del museo è così strutturato: archeologia del cinema, aula del tempio, rampa, macchina del cinema, galleria dei manifesti. La visita parte con la sezione dedicata all’Archeologia del Cinema: teatri d’ombre, scatole ottiche e lanterne magiche consentono di ripercorrere le fasi che hanno portato alla nascita del cinema. Si prosegue con l’Aula del Tempio, il vero e proprio cuore del museo, circondata da aree espositive dedicate ai grandi generi della storia del cinema. Dall’aula del tempio si accede poi alla Rampa, che ci conduce verso la cupola e che è la sede delle mostre temporanee. Si arriva poi alla quarta sezione, la “Macchina del Cinema”, cioè l’area espositiva dedicata alle diverse componenti e fasi dell’industria del film: gli studi di produzione, la regia, la sceneggiatura, gli attori e lo star system, i costumi di scena, la scenografia, gli storyboard, la sala cinematografica. E si conclude con la Galleria dei Manifesti, la sezione dove troviamo esposti vari manifesti che ripercorrono la storia del cinema, dei film e degli autori più amati.


Macchina da presa 35 mm, 1930-1940. Museo Nazionale del Cinema. Wikimedia Commons.


La vasta e ricca collezione del Museo comprende film, video, manifesti, locandine, apparecchiature cinematografiche, scatole ottiche, bozzetti, costumi, pezzi di scenografie di film, oggetti di scena, ed è a sua volta suddivisa in specifiche collezioni:

  • Archeologia del cinema: racconta ciò che intratteneva il pubblico prima della nascita del cinema, quindi ombre cinesi, scatole ottiche e lanterne magiche

  • Fototeca: ripercorre la storia del cinema e della fotografia con oltre un milione e mezzo di immagini

  • Manifesti e materiali pubblicitari: comprende più di 535.000 esemplari tra manifesti, locandine, materiali promozionali vari realizzati per il lancio dei film

  • Memorabilia del Cinema: presenta una grande varietà di materiali conservati come costumi di scena, oggetti del set e di pre-produzione, bozzetti per scenografie e per costumi, disegni di animazione su acetato, maschere e modellini che documentano le varie fasi di lavorazione e produzione di un film

  • Apparecchi: la collezione da un lato tratteggia la storia più prettamente tecnica del cinema, dall’altro tocca la storia della riproduzione sonora e della fotografia

  • Archivio storico: comprende documenti cartacei inediti come sceneggiature, lettere, contratti e appunti che testimoniano la vita e l’attività di registri, attori, sceneggiatori e tecnici

  • Cineteca, Videoteca, Fonoteca e Biblioteca: comprendono i tantissimi film in pellicola del museo, circa 3000 dischi variamente legati al cinema, documenti sul cinema e sulla fotografia.



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