La storia di Cornelia, la madre dei Gracchi, famosa matrona romana, donna colta e mamma orgogliosa
Cornelia, madre dei Gracchi - Joseph-Benoit Suvée. Olio su tela, 1795 ( da Wikimedia Commons)
Famosa per essere la madre dei Gracchi, appellativo con cui è maggiormente conosciuta, fu una matrona romana e una donna di profonda cultura: parliamo di Cornelia Scipione.
Cornelia è indubbiamente una delle figure femminili più importanti e conosciute dell’antica Roma, una donna forte e indipendente che ha messo prima di tutto l’amore per la famiglia e i figli.
Figlia di Publio Cornelio Scipione, soprannominato l’Africano per le sue brillanti vittorie contro Annibale, in giovane età sposò Tiberio Sempronio Gracco, uomo di fama e prestigio politico. Insieme ebbero ben dodici figli, di cui purtroppo solamente tre sopravvissero: i famosi Tiberio e Gaio Gracco e la sorella Sempronia.
Tiberio era di molti anni più grande di Cornelia e infatti quest’ultima rimase presto vedova, rifiutandosi però di risposarsi e dedicando così tutta la sua vita all’educazione e all’istruzione dei suoi figli. Cornelia, infatti, che dal padre aveva ereditato non solo il carattere deciso e orgoglioso, ma anche i forti interessi culturali, era una donna molto colta: studiò letteratura latina e greca, parlava fluentemente greco e volle per i suoi figli la stessa istruzione, affidandoli così ai migliori maestri greci. Seguì attivamente anche la carriera politica di Tiberio e Gaio Gracco dedicandosi completamente a loro e incarnando così l’ideale dell’amore materno e dell’assoluta dedizione nei confronti dei figli.
Citata da molti autori latini come esempio di virtù, Cornelia si distingue non solo per il suo amore materno incondizionato, ma anche per il suo coraggio, la sua dignità, la sua intelligenza e la sua forza d’animo. Scegliendo di non risposarsi dopo la morte di Tiberio, pur essendo rimasta vedova molto giovane, Cornelia viene considerata come uno dei primi simboli di libertà femminile.
Lo scrittore latino Valerio Massimo, autore di Factorum et dictorum memorabilium, ci tramanda un curioso aneddoto su Cornelia, nonché il più famoso, attribuendo alla matrona romana queste parole: “Haec ornamenta sunt mea”*, cioè “questi sono i miei gioielli”. Cornelia si sarebbe così espressa parlando dei figli quando, in presenza di una donna che esaltava e ostentava le proprie ricchezze e i propri gioielli, Cornelia rispose mostrando la sua prole. Quale orgoglio più grande di questo per una madre? Cornelia, madre orgogliosa e fiera, mostra i suoi figli come suoi unici gioielli e sua più grande ricchezza.
Il personaggio di Cornelia è tra i più amati dell’antica Roma nel mondo della storia dell’arte e tanti sono i pittori che hanno voluto dipingere l’amore incondizionato che la legava ai suoi figli. Tra i dipinti più famosi ricordiamo: “Cornelia madre dei Gracchi” di Alessandro Varotari del 1620; “Cornelia, mother of the Gracchi” di Philipp Friedrich von Hetsch del 1794; “Cornélie, mère des Graques” di Giuseppe Cades del 1776; “Cornelia and her Jewels” di Elizabeth Jane Gardner Bouguereau del 1870; “Family Group as Cornelia, Mother of the Gracchi, Showing her children” di Jan van Bijlert del 1635; “Cornelia rejects the crown of the Ptolemies” di Laurent de La Hyre del 1646; “Cornelia, madre dei Gracchi” di Jean-Francois Pierre Peyron del 1781.
*Citazione tratta da Valerio Massimo, libri IX, IV, IV, incipit
Sitografia:
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