Busto dell’archeologo Arthur Evans al Palazzo di Cnosso, sull’isola di Creta (www.commons.wikimedia.org)
È ritenuto il pioniere della civiltà minoica e il suo nome è legato alla scoperta del Palazzo di Cnosso sull’isola di Creta: stiamo parlando dell’archeologo Arthur John Evans.
Figlio dell’archeologo e numismatico inglese John Evans, Arthur nasce a Nash Mills l’8 luglio 1851. Appassionato fin da giovane alla storia, studia all’università di Oxford e all’università di Göttingen e si laurea in storia moderna. Le sue ricerche archeologiche ed etnografiche lo portano a viaggiare molto, prima in Finlandia, in Russia e nei Balcani, poi in Grecia e in Sicilia, interessandosi agli antichi sistemi di scritture e perfezionando le sue conoscenze in materia.
Fu proprio grazie a questi studi, e alla conoscenza dell’archeologo Heinrich Schliemann ad Atene nel 1883, che decide di spostarsi a Creta dove progetta degli scavi. Prima di lui, anche Schliemann, a cui si deve la scoperta della città di Troia, aveva progettato alcuni scavi a Creta senza però poi realizzarli. Alla fine degli anni Novanta, proprio sullo stesso terreno, Evans inizierà a scavare, portando alla luce in pochi anni le rovine dell’antico palazzo di Cnosso e i resti della civiltà che lui stesso definì “minoica” (da Minosse, figlio di Zeus, che secondo la mitologia greca aveva vissuto a Creta). Evans continuò le sue ricerche e i suoi scavi per parecchi anni e successivamente pubblicò il suo lavoro in una raccolta di volumi dal titolo “The Palace of Minos at Knossos”. Inoltre eseguì alcune opere di restauro che furono però aspramente criticate, non solo per i materiali utilizzati, ma anche perché considerate da molti un tentativo di ripittura. Nonostante ciò il suo lavoro fu comunque molto apprezzato dal grande pubblico e gli portò fama e riconoscenza a livello internazionale: ne è testimonianza la statua, un busto in bronzo, che fu eretta in suo onore nei pressi del palazzo di Cnosso.
In seguito alla sua morte, nel 1941, la responsabilità degli scavi di Cnosso, che continuano ancora oggi, viene assunta dalla British School of Archaeology.
Bibliografia
N. Cucuzza, “Arthur Evans. Un archeologo inglese in Italia e Sicilia alla fine dell’Ottocento”, Gangemi 2022
Sitografia
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