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  • Giulia Resta

Valeria Messalina, meretrix Augusta

Passata alla storia come meretrix Augusta e conosciuta come la donna più scandalosa dell’antica Roma, chi era davvero Valeria Messalina?

“La morte di Messalina” di Georges-Antoine Rochegrosse - 1916 (www.commons.wikimedia.org)


Nota come la donna più scandalosa dell’antica Roma, è passata alla storia come meretrix Augusta, “prostituta di casa imperiale”. Stiamo parlando di Valeria Messalina, appartenente a una famiglia patrizia di casa Giulio-Claudia, figlia di Marco Valerio Messalla Barbato e di Domizia Lepida e pronipote di Augusto. Quando era ancora una ragazzina, ribelle e scapestrata, fu costretta a sposare Claudio, molto più grande di lei, con cui ebbe due figli. Su di lei girarono molte voci, alcune davvero estreme: si narra infatti che Valeria Messalina, dotata di un’incantevole bellezza e di un grande fascino, fu un’imperatrice irrequieta, chiacchierata e lussuriosa, capace di atti estremi, amante del lusso e dei vizi.


Conduceva una vita sregolata, trasgressiva e fuori dagli schemi: si dice che avesse relazioni extra coniugali non solo con importanti personaggi della Roma imperiale, ma anche con uomini del popolo e che frequentasse quotidianamente i bordelli. Secondo alcuni Valeria Messalina conduceva una seconda vita all’insegna dello scandalo, di segreti e di una perversione fuori dal comune, tanto da definirla una ninfomane seriale.


Ma quando si parla di lei è sempre molto difficile distinguere la realtà dalla fantasia: un’ipotesi ricorrente è infatti che molti dei racconti e delle voci che girano su questa donna siano stati inventati, enfatizzati o ingigantiti da qualche avversario politico di Claudio. Probabilmente ci fu un solo uomo di cui Messalina si innamorò davvero: Gaio Silio, marito di Giulia Silana, che pare ripudiò la moglie per diventare l’amante ufficiale dell’imperatrice. Proprio con quest’ultimo, approfittando dell’assenza dell’imperatore Claudio, Messalina mise in scena un matrimonio durante una festa a palazzo, ma Claudio fu prontamente informato dell’evento: fu la goccia che fece traboccare il vaso e Claudio, non tanto per gelosia ma più per proteggere il suo trono, fece giustiziare la moglie e il suo amante.

 

Bibliografia

M. Ranieri Panetta, “Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi”, Salani 2016


Sitografia

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