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Giulia Resta

Hortensia, la prima donna avvocato

Hortensia, la storia della prima donna avvocato che sfidò i pregiudizi e tutelò i diritti delle donne

“La generosità delle signore romane” di Louis Gauffier (1790). Olio su tela (www.commons.wikimedia.org)


Ortensia, colta donna romana e celebre oratrice, fu la prima donna avvocato che riuscì a far valere i diritti delle donne in una società fortemente maschilista come quella romana. Vissuta nel I secolo a.C., è figlia del famoso oratore e console Quinto Ortensio Ortalo e di Lutatia: grazie alla formazione e alla professione del padre, Ortensia ebbe la fortuna di ricevere una buona istruzione, a quei tempi riservata esclusivamente ai maschi, rappresentando così una vera e propria eccezione. Sposò il console e generale romano Quinto Servilio Cepione con cui ebbe una figlia, Servilia.


Ortensia divenne famosa grazie a una celebre orazione che tenne pubblicamente di fronte ai triumviri Ottaviano Augusto, Antonio e Lepido e a un tribunale prettamente maschile. Siamo nel 42 a.C. e i triumviri, impegnati nelle guerre civili contro gli assassini di Cesare, impongono a 1400 matrone romane una tassa da pagare per contribuire alle spese militari. Inizialmente le donne insorgono provando a far valere le loro ragioni, facendo leva soprattutto sulle mogli e madri dei triumviri, ma senza alcun successo: questo le porta a domandare aiuto a Ortensia a cui chiedono di occuparsi della causa. Ortensia accetta e decide di rappresentarle tenendo un memorabile discorso e mostrando le sue spiccate doti oratorie: fa dunque ricorso al diritto romano per rimarcare che alle donne era negato l’accesso al potere e alle cariche della magistratura, motivo per cui non doveva nemmeno essere loro chiesto il pagamento delle tasse per tale esercizio. Raggiunse così un risultato eccezionale: il numero delle matrone a cui fu effettivamente chiesto di contribuire alle spese passò da 1400 a 400 e il resto del denaro fu chiesto agli uomini. Sicuramente Ortensia fu agevolata dalla fama di grande oratore del padre Quinto Ortensio e quello che la vide protagonista fu un evento talmente straordinario che in molti, tra cui lo storico Valerio Massimo, affermarono che tanto successo fu possibile solo grazie all’influenza e alla fama del padre, sostenendo addirittura che lo spirito del padre rivivesse nella figlia e le suggerisse ogni parola.


Quello che resta di sicuro è che Ortensia sfidò i pregiudizi della sua epoca riuscendo per prima nell’impresa di tutelare i diritti delle donne.

 

Bibliografia

E. Cantarella, “Passato prossimo: donne romane da Tacita e Sulpicia”, Feltrinelli 1998

F. Cenerini, “La donna romana: modelli e realtà”, Il Mulino 2022


Sitografia


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